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Dieta alcalina: bufala o verità?

Secondo la dieta alcalina, bisogna mantenere il pH del sangue fra 7,35 e 7,45.

1 mar 2017 Specialità gastronomiche - Tempo di lettura: min.

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Fra le tante diete che ultimamente riempiono i social network e i giornali, come quella detox, una di quelle più discusse è la dieta alcalina. Molti ne elogiano i benefici mentre altri cercano di smascherare la sua inutilità. Ma cosa s'intende realmente per dieta alcalina?

Questo stile alimentare si presenta come una dieta che aiuta a mantenere il corpo sano e a prevenire diverse malattie. Per comprendere in cosa consiste, bisogna intendere la divisione tra gli alimenti alcalini e quelli acidi. I primi sono quelli che provengono direttamente dalla natura e che non sono stati manipolati a livello industriale. Al contrario, gli alimenti acidi sono quegli alimenti processati o le carni. Non hanno quindi niente a che vedere con gli alimenti acidi come le arance o i limoni.

Secondo la dieta alcalina, bisogna mantenere il pH del sangue fra 7,35 e 7,45, cercando quindi di equilibrare alimenti alcalini ed acidi.

In generale, con un pH troppo acido, ossia inferiore a 7, il corpo ha più probabilità di essere attaccato da malattie e da sovrappeso. Per questo, secondo Robert O. Young, ideatore della dieta, bisogna evitare l'acidità dell'organismo, consumando maggiormente alimenti alcalini. La dieta consiglia di mangiare soprattutto frutta e verdura e, in particolare alcuni come ad esempio spinaci, carote e zucca. Sarebbero da evitare, invece, quelli acidi come formaggio, carne e uova. La divisione fra cibi alcalini e acidi viene fatta in base alla combustione degli alimenti e alla cenere che essi producono.

Secondo i sostenitori della dieta alcalina, sarebbero molti i vantaggi di questo stile alimentare, fra cui:

  • aiuta a disintossicare l'organismo;
  • permette di avere maggiore energia durante il giorno;
  • rende maggiormente immune il corpo contro diverse malattie, da un comune raffreddore alla comparsa delle cellule tumorali;
  • aiuta la rigenerazione cellulare.

È davvero così utile?

Nonostante la lunga lista di siti web che promuovono la dieta alcalina, sono numerose le organizzazioni scientifiche che la sconsigliano o, quantomeno, negano i suoi benefici.

Fra i pareri più autorevoli troviamo quello dell'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) che, pur sottolinenando il ruolo preventivo dell'alimentazione nell'insorgenza dei tumori, sul suo sito web ha affermato quanto segue:

«Nel caso della dieta alcalina, si può certamente affermare che ridurre l'apporto di carne e fritti e favorire il consumo di frutta e verdura è una mossa intelligente, perché corrisponde a ciò che noi sappiamo oggi essere la migliore dieta preventiva nei confronti del cancro, al di là della basicità o acidità degli alimenti. Di certo, nessuno studio rigoroso ha mai dimostrato che le diete alcaline abbiano alcun effetto di prevenzione o cura del cancro a causa del pH». Sulla possibilità di poter modificare il pH del nostro corpo, invece, il sito segnala: «Di fatto è praticamente impossibile modificare in modo sostanziale il pH dell'organismo perché siamo costruiti per impedire che ciò accada, dato che se così non fosse correremmo gravi rischi».

E voi? Siete a favore o contro la dieta alcalina? Qualsiasi sia la vostra idea, se volete davvero migliorare la vostra alimentazione sarebbe sempre preferibile evitare il fai da te e rivolgersi a un nutrizionista specializzato.

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