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Fine degli sprechi alimentari con Equoevento

Prendono i resti dei banchetti e li distribuiscono alle comunità più bisognose. Non solo di grande solidarietà, ma un’ottima pratica utile per l’intera comunità.

21 ott 2014 Consigli per il catering - Tempo di lettura: min.

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Abbiamo intervistato il giovane staff di Equoevento, la onlus che recupera le eccedenze alimentari degli eventi per darle ai poveri: un esempio non solo di grande solidarietà, ma un'ottima pratica utile per l'intera comunità. Scopriamo con loro il perché.

Come nasce l'idea di fondare Equoevento Onlus?

L'idea di Equoevento Onlus è nata dall'osservazione della realtà: ci trovavamo ad un matrimonio e, constatando la grande quantità di cibo eccedente, abbiamo chiesto incuriositi al catering quale destino avessero le ottime pietanze rimanenti. Il catering, sconsolato, ci ha riferito che, per legge, tutto quanto non fosse consumato dagli ospiti o dagli addetti ai lavori, sarebbe stato buttato. Approfondendo la materia, abbiamo scoperto che grazie alla legge “del buon samaritano" (155/2003), costituendo una Onlus, avremmo potuto recuperare quel cibo a fini caritatevoli sollevando da ogni responsabilità il catering quanto alla sua distribuzione. Entusiasti abbiamo fondato Equoevento ed in pochi mesi di attività abbiamo recuperato oltre 7.000 porzioni di cibo da oltre 40 eventi.

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In quale network vi siete inseriti per la raccolta del cibo?

Il maggiore network di Equoevento è il passaparola. Siamo contattati da diversi operatori, spesso dai catering stessi, a volte dagli sposi, oppure dagli organizzatori e gestori delle location. Una volta è capitato di essere richiesti per lo stesso evento sia dal catering che dal promotore dell'evento. L'eccedenza di cibo è sotto gli occhi di tutti ed in molti vogliono collaborare per trovare una soluzione sostenibile. La nostra attività è molto semplice e la nostra azione rapida ed efficiente: normalmente ci accordiamo con il catering per l'orario del ritiro, arriviamo con il nostro furgone frigo, carichiamo nei contenitori isotermici il cibo eccedente e lo portiamo alla mensa più vicina.

Dove e a chi viene distribuito il cibo raccolto?

Abbiamo una fitta rete di mense per poveri, case famiglia, centri per rifugiati e collaboriamo anche con la Caritas e la comunità di Sant'Egidio. In base al luogo dell'evento contattiamo l'ente più vicino e disponibile a ricevere il cibo all'orario stabilito. Il nostro scopo è assicurare che il cibo conservi le qualità nutritive nonché il sapore: per questo preferiamo quegli enti che distribuiscano il cibo immediatamente al suo arrivo, ancora caldo. A volte sono le stesse mense che ci chiedono di aiutarle e cerchiamo sempre di distribuire il cibo in maniera equa a tutta la nostra rete.

Oltre agli effetti benefici immediati sul singolo, quali vantaggi comporta per la comunità il recupero delle eccedenze alimentari?

Lo spreco delle eccedenze alimentari è un fenomeno attualmente oggetto di grande interesse, non a caso trattasi di uno dei temi affrontati all'EXPO 2015. Il cibo eccedente rappresenta un rifiuto umido, non riciclabile. Un altro aspetto da non sottovalutare sono le risorse primarie che sono state impiegate per produrre quegli alimenti, basti pensare che per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari 15 mila litri d'acqua mentre per 1 kg di carne di maiale 4.800 litri. Quando buttiamo il cibo dobbiamo pensare che abbiamo utilizzato inutilmente tutte queste importanti risorse. La forza di Equoevento è quella di ridurre lo spreco e, al tempo stesso, di ridurre l'esigenza di cibo delle classi bisognose distribuendo cibo di altissima qualità. La soddisfazione maggiore è sicuramente vedere gli sguardi felici delle persone a cui distribuiamo il cibo quando si trovano di fronte a pasti cucinati dai migliori chef.

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Vi va di raccontare ai lettori di guidacatering.it una vostra giornata tipo?

Tutti i fondatori di Equoevento sono ragazzi sotto i 30 anni con una propria professione: Giulia, Francesco e Valerio sono avvocati, Giovanni è un webdesigner e Carlo è architetto. Nonostante gli impegni, abbiamo sentito la necessità di contribuire alla causa di Equoevento cercando di dedicare all'organizzazione dei ritagli di tempo ogni giorno e i fine settimana, durante i quali di solito sono organizzati gli eventi. Abbiamo inoltre la fortuna di avere numerosi volontari che, formati e coordinati, si occupano di ritirare il cibo agli eventi. Ultimamente l'inaspettata crescita della Onlus sta richiedendo un impegno sempre crescente, ma l'enorme gratificazione che ne consegue ci spinge e motiva a dare il massimo.

Qual è la donazione più strana che vi è capitata?

Recentemente eravamo stati chiamati per l'inaugurazione di un importante albergo a Roma in cui erano presenti oltre mille invitati. Abbiamo recuperato oltre 80 chili di ottimo cibo tra cui mezzo prosciutto di San Daniele ed una mortadella quasi intera. È capitato di recuperare anche autentiche prelibatezze, dai risotti al tartufo all'arista di maiale in salsa di porcini e castagne. Chiaramente abbiamo dei protocolli molto rigidi che non ci permettono di recuperare ogni alimento, per esempio evitiamo i crudi di carne e di pesce perché presentano un alto rischio di contaminazione batterica. L'attività di recupero di cibo deve essere svolta con serietà e professionalità e nel rispetto di procedure meticolose da noi studiate nel tempo.

In un momento storico in cui, complice la crisi, si è sempre più attenti agli sprechi, quali suggerimenti/consigli volete dare alle aziende di catering?

Innanzitutto ci teniamo a specificare che non condanniamo assolutamente le eccedenze alimentari. L'abbondanza è connaturale ai festeggiamenti e chi organizza un evento, sia il promotore o il catering, non vuole certo lasciare insoddisfatti gli invitati lesinando sulla quantità di cibo. Quest'aspetto, combinato con l'estrema difficoltà di anticipare il numero esatto dei partecipanti, comporta la possibilità che del cibo avanzi.

Mentre è estremamente difficile eliminare l'eccedenza a priori, è molto semplice evitare che l'eccedenza diventi spreco, organizzando il ritiro e la distribuzione a enti caritativi. Collaborando tutti insieme l'eccedenza diventa una risorsa importante per le persone meno fortunate e per creare una società più equa (da qui il nome equoevento) in cui il cibo diventi un momento di condivisione. Oggi come non mai è particolarmente importante razionalizzare le risorse specialmente nel settore degli eventi dove spesso vengono consumate grandi quantità di risorse.

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La sostenibilità, inolte, è un aspetto considerato sempre con maggiore interesse da chi seleziona un catering per il proprio evento. Vorremmo anticipare a guidacatering.it una bella notizia: a breve la nostra Onlus aprirà anche una sede in Lombardia ed in Sicilia e presto saremo presenti in altre aree del territorio nazionale, il nostro invito è aperto a chiunque lavora nel campo degli eventi che può contattarci attraverso il nostro sito www.equoevento.org. Solamente con la collaborazione di tutti riusciremo a raggiungere grandi traguardi a beneficio di tutti gli operatori del settore.

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