L’origine del microonde risale ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, probabilmente inventato per facilitare la cottura di piatti in condizioni precarie (come nel caso dei sottomarini). Quando gli Stati Uniti decisero di inserirlo nel mercato di massa per creare un nuovo modello di vita, il gradimento da parte dei consumatori è stato decisivo e lo ha convertito in un oggetto immancabile nella nostra cucina.
Negli anni '90 un nutrizionista svizzero di nome Hans-Urich Hertel portò allo scoperto dati sconcertanti sulla pericolosità di tale elettrodomestico. Secondo i suoi studi, i cibi preparati al microonde possono causare cambiamenti nel sangue ed essere cancerogeni. Dopo lunghe battaglie giudiziali che hanno portato al risarcimento del Dott. Hertel, il quale aveva subito delle vere e proprie censure alla sua libertà d’espressione, le preoccupazioni verso il microonde sembrano essersi placate e sono state sostituite da dati confortanti per tutti gli appassionati dello strumento.
L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Salute, ha pubblicato ufficialmente da molti anni gli studi sui rischi connessi all’utilizzo del microonde. Tali dati indicano che non solo i cibi preparati al microonde non causano veri e propri rischi per la salute ma anzi trattengono più vitamine rispetto ad altri metodi di cottura. Le varie prove fatte con ingredienti diversi hanno dimostrato che tale metodo di riscaldamento permette la conservazione delle vitamine B e C, che invece si perdono bollendo le verdure. Infatti le verdure mantengono inalterati i loro colori proprio perché non perdono le loro vitamine.
Lo stesso Dott. Umberto Veronesi ha dichiarato in più occasioni che la cucina al microonde non è pericolosa e che anzi cucinando parzialmente la carne con questo strumento si producono meno quantità di amine eterocicliche, composti chimici potenzialmente cancerogeni che si sviluppano invece nella cottura alla griglia (la classica crosticina che si forma e che rimane appiccicata alla pietanza).
Una cosa è sicura: non tutti sanno come cucinare al microonde. Spesso si ricorre alle sue onde elettromagnetiche per riscaldare velocemente liquidi come latte e caffé, oppure per cibi già preparati che hanno bisogno di una riscaldatina prima di essere consumati.
Chef e chimici di tutto il mondo, come gli esperti appartenenti alla Fundació Alicia (centro d'investigazione sull'innovazione tecnologica in cucina, il miglioramento delle abitudini alimentari e la valutazione del patrimonio agroalimentare), si sono impegnati nello studio di ingredienti adatti a tale tipo di cottura e affermano quasi all’unanimità che si possono cucinare delle vere e proprie pietanze da zero: dalla crema di verdura ai dolci che non necessitano di alte temperature per il completamento della cottura, come le torte. Infatti il sistema a microonde permette un riscaldamento dall’interno all’esterno dell’ingrediente, senza che si riscaldi l’aria circostante come nel forno. Questo significa che non si possono raggiungere altissime temparature- necessarie per preparare piatti specifici, ma un uso consapevole e con piccoli accorgimenti permette di risolvere facilmente i problemi legati al poco tempo a disposizione.
Si può preparare una cena sana e saporita per più persone, ricordandosi di calcolare che le onde agiscono in base alla quantità di massa inserita, per cui non potete pensare ad un tempo di cottura generale come nel caso del forno. All’incirca una dose per una persona deve cucinarsi al microonde per almeno un minuto e mezzo, quindi, aumentando le dosi per il numero di commensali, dovrete proporzionalmente aumentare il tempo impostato di circa il doppio.
Non tutti i materiali si prestano come recipienti per la cottura al microonde però, in caso di dubbio, potrete controllare tra i simbolini normalmente presenti sul suo fondo. Sicuramente idonei sono vetro, silicone e porcellana, proprio per il fatto che non trattengono calore e non subiscono reazioni pericolose. Molte aziende si sono specializzate in tale nuova frontiera culinaria: dalle ditte che producono elettrodomestici e redigono veri e propri ricettari per la cucina a microonde alle aziende produttrici di strumenti da cucina, che esplorano sempre più le possibilità offerte da materiali moderni e pratici.
Anche i blog gastronomici si sono interessati al tema e pubblicano regolarmente ricette adatte all’elettrodomestico. Un pò tutte le voci nel campo suggeriscono di sperimentare con vari alimenti e combinazioni, verificando più volte durante il processo di riscaldamento (se ad esempio il piatto si sta cucinando in modo uniforme o rimane troppo liquido), e di evitare ingredienti che possono esplodere durante la cottura (è il caso dell’uovo).
Per il resto, aprite lo sportello, inserite un recipiente con delle verdure tagliate a fette uguali, coprite (tranne nel caso in cui sia indicato il simbolo “NO LID”) e impostate un tempo di cottura non troppo lungo – la potenza non è fondamentale. Avrete il tempo adesso di decorare la tavola, mettere su la musica adatta e provarvi il vestito adatto all’occasione.