Fra gli effetti della riforma universitaria in vigore ormai da anni, oltre che un aumento consistente del numero degli studenti e, quindi, del numero dei laureati in generale, possiamo certamente registrare una notevole crescita del numero di persone che vogliono celebrare la fine della carriera universitaria affidandosi ad un servizio catering.
La moltiplicazione dei percorsi formativi e del numero di “moduli” da sostenere rendono questo traguardo ancora più importante: dopo innumerevoli ore e giornate trascorse sui libri, rendere speciale questo giorno diventa, quindi, prerogativa del laureato e soprattutto delle famiglie coinvolte festeggiare come si conviene.
Organizzare un banchetto per l’evento ha sempre rappresentato un’operazione impegnativa che la maggior parte delle volte si traduceva in una cena offerta al ristorante con dei costi elevati dove non sempre è possibile avere gli stessi riguardi per tutti gli invitati, soprattutto in riferimento al menù. Per tale ragione negli ultimi anni, piuttosto che offrire una cena a un numero elevato di ospiti, sempre più persone preferiscono contattare un servizio catering che programmerà l’evento in base ai gusti ed esigenze del cliente offrendo una grande varietà di alternative.
Uno studente è disposto a spendere dai 300 ai 1000 euro, considerando ovviamente le disponibilità economiche delle famiglie. Che cosa richiede quindi più spesso:
1) Pranzo/ cena da 10 a 30 persone (da considerare le esigenze alimentare dei diversi convitati)
2) Buffet in location (da 20 a 40 invitati)
3) Aperitivo rinforzato in location (da 20 a 40 invitati)
4) Festa dopo cena con prevalenza di alcolici e un piccolo buffet con stuzzichini, canapè, vola u vent, etc. (da 40 a 200 invitati)
In una festa di laurea come si deve l’open bar è forse la parte più importante, per questo il servizio catering dovrebbe sempre mettere a disposizione un barman, capace di creare cocktail e servire con maestria, senza caricare troppo di alcol.
Pizzette e panini sono ormai passati un po’ di moda, lo studente del 2012 è informato sulle tendenze culinarie e l’esperienza Erasmus ha insegnato anche ad apprezzare sapori esotici.
Foto: White and Chic Events