Il giorno di Pasqua arriva dopo un periodo di quaresima, o di dieta post bagordi natalizi ed è una piacevole pausa in cui ci si concede piatti ricchi e gustosi. Dalla colomba lombarda alla cuddura siciliana, passando per la ricca colazione di Roma, non mancano in Italia le tavole imbandite attorno a cui sedersi.
Ideata negli anni trenta dalla famosa ditta dei panettoni natalizi Motta per riutilizzare impasto e materiali, la colomba pasquale è divenuta il dolce tipico del pranzo di Pasqua in Lombardia ed è stata amata ed apprezzata anche nel resto dello stivale.
Pare che sia una tradizione antichissima, che risale al 1400. La tradizione vuole che venga fatta con le bietole ma ne esistono anche delle varianti con i carciofi. La tradizione impone che le sfoglie della pasta siano 33 come gli anni di Cristo e che le uova vadano solo dentro, non nella sfoglia, che è fatta con semplice acqua, sale, olio e farina.
Sebbene ci si prepari a mettersi a tavola e mangiare le migliori leccornie anche nella capitale, c’è una tradizione cara ai cuori dei romani: la colazione di Pasqua.
Ricca di sapori e sostanziosa, apre la giornata con uova sode (simbolo della vita e della nascita) pizze rustiche, formaggi, salumi ed i tradizionali carciofi alla romana. Niente di meglio per aprire le danze!
Due sono i piatti principi della tradizione napoletana: pastiera e casatiello.È una tradizione che discende dalle offerte votive pagane delle feste della primavera quella della pastiera, legate al culto di Cerere, le cui sacerdotesse portavano in processione un uovo, simbolo di nascita che poi venne traslato alla resurrezione cristiana.
Il casatiello invece esiste dal 1600 e se ne trova traccia in un’antica versione della favola di cenerentola, come delizia fatta preparare dal re durante i festeggiamenti.
Dal greco antico κολλύρα (kollura) significa letteralmente corona data la forma di corona di pasta frolla intrecciata. Al centro di essa ci sono sempre le uova, simbolo di vita e rinascita in tutta la cultura pasquale. Gesù esce dal sepolcro di nuovo vivo come l’uovo da questo “sepolcro” di pasta frolla o di pane da brioche.
Ultimo ma non ultimo, l’agnello al forno è diffuso in tutta Italia. Piatto tipico della festa, rappresenta il sacrificio del figlio di Dio e mutua il suo simbolismo dall’antico testamento. Nella cultura ebraica l’agnello ricorda il sacrificio offerto prima di poter scappare dall’Egitto.
Saporito e simbolico, l'agnello al forno con le patate è forse il piatto più famoso, unisce il nord e il meridione, due religioni e due culture e fa sedere a tavola tutta la famiglia riunita.